Negli ultimi giorni si sono amplificati i rumors e le voci di corridoio su quanto avvenuto all’interno delle mura di FTX e Alameda Research prima del crollo di entrambe le società.
L’istanza di fallimento ai sensi del Chapter 11 presentata alle autorità statunitensi l’11 novembre ha sconvolto tutta la community crypto che ora pretende di sapere la verità e che i responsabili di questo scandalo vengano puniti.
Sam Bankman-Fried (SBF) e il suo team sembravano dei player davvero molto astuti nel settore delle criptovalute, tanto da aver messo in piedi uno degli exchange più grandi al mondo in termini di volumi e con una valutazione di oltre 30 miliardi di dollari.
Alameda Research, in qualità di fondo speculativo, era cresciuto molto negli anni andandosi a conquistare un ruolo chiave nella figura di market maker settore crypto.
Ma allora, cosa è andato storto?
C’è chi, come al solito, su Twitter ha approfittato di questa vicenda per diffondere fake news o creare FUD tra il grande pubblico. Cerchiamo piuttsosto di ricostruire quanto accaduto, basandoci sui documenti ufficiali. Dopo le dimissioni di SBF, è subentrato – nel ruolo di CEO di FTX – il curatore fallimentare John Ray e, dalle carte che ha presentato alla SEC, emergono 8 rivelazioni del tutto inedite che dovete assolutamente conoscere. Nel frattempo, le autorità della Bahamas hanno annunciato pubblicamente di aver preso il controllo di tutti gli asset detenuti da FTX.
8 rivelazioni inedite
1) FTX attualmente detiene 740 milioni di dollari in crypto, questo a seguito del furto dei fondi causato da un accesso non autorizzato ai wallet della società stessa.
2) Tutti i bilanci trimestrali pubblicati da Alameda Research negli ultimi anni non sono mai stati verificati da alcuna fonte esterna.
3) FTX non è riuscita a mantenere il controllo centralizzato della liquidità; difatti, non c’è mai stato un elenco accurato dei vari conti bancari dell’azienda e, come se non bastasse, non è mai stata fatta una diligente verifica della solvibilità dei partner finanziari.
4) Per essere pagati, i dipendenti di FTX dovevano fare richiesta attraverso una chat online e, a seguire, dei supervisori confermavano i pagamenti rispondendo con delle emoji personalizzate.
5) Alameda Research era segretamente esentata da liquidazioni su FTX.
6) Sam Bankaman-Fried e l’altro cofondatore di FTX, Gary Wang, custodivano gli asset dei clienti attraverso bassi standard di sicurezza: basti pensare che le chiavi private dei vari wallet erano semplicemente salvate su un account email.
7) I dipendenti, compresi alcuni dirigenti, erano all’oscuro della frode che era in corso.
8) La società spendeva circa 100 mila dollari a settimana in catering. Speriamo che almeno il cibo sia stato di alta qualità!
In conclusione
Non ci sono parole per descrivere quanto accaduto negli ultimi giorni. Oltre che per l’impatto che tale vicenda ha avuto sui mercati, è grave notare come il 2° exchange di criptovalute più grande al mondo avesse così tanti scheletri nell’armadio. A seguito di tutto ciò, ci auguriamo che le autorità preposte e i regolatori si muovano al più presto per rendere l’industria più corretta e trasparente rispetto a quanto lo sia al momento.
Secondo quanto descritto dal curatore fallimentare John Ray, la storia di FTX è senza precedenti. Non era mai successo che un gruppo di giovani con così poca esperienza gestisse un business multimiliardario in un contesto di totale assenza di informazioni finanziarie.
ALESSANDRO ADAMI