Nell’era digitale, ogni piccolo gesto sul nostro smartphone può rivelare molto di noi e, negli ultimi giorni, anche degli altri, di quelli che scuotono freneticamente il cellulare.
Ma, non temete, non c’è un’epidemia di persone che vogliono liberarsi del proprio dispositivo (…magari!).
No, è solo il nuovo adesivo di Instagram, gigante dei social media, che ne ha recentemente introdotti quattro per le Stories, offrendo agli utenti la possibilità di pubblicare contenuti unici e diversificati.
Uno di questi, chiamato “cornice”, consente di postare una foto visibile solo quando si scuote il cellulare, richiamando un’idea di interazione analoga alle vecchie istantanee.
Poi c’è “rivela”, che permette di pubblicare una storia nascosta, visibile solo come risposta a un messaggio privato all’autore.
Inoltre, ci sono altre due funzioni che consentono di aggiungere musica e di creare stick personalizzati a partire da foto e video.
Ma… Oltre a fornire agli utenti nuovi strumenti espressivi, c’è un altro motivo dietro l’introduzione di questi adesivi.
Instagram ha ricevuto molte critiche riguardo al suo algoritmo, che determina quali contenuti vengono mostrati agli utenti.
Molte lamentele da parte di creator e utenti riguardano l’incapacità del sistema di distribuire in modo efficace i contenuti.
Consapevole di ciò, Instagram ha annunciato un aggiornamento che mira a dare maggiore visibilità a creator con un pubblico più limitato, consentendo di raggiungere nuovi utenti.
L’obiettivo è avvicinarsi alla fama di TikTok, sfruttando un momento in cui il social network cinese potrebbe affrontare problemi negli Stati Uniti.
Tuttavia, per far sì che l’algoritmo funzioni efficacemente come quello di TikTok, è necessario raccogliere più dati possibile sugli utenti.
Mentre TikTok, infatti, raccoglie costantemente informazioni grazie al suo design a schermo intero, Instagram ha spazi di fuga che la limitano.
Pertanto, proprio quegli adesivi che richiedono azioni esplicite dagli utenti – come scuotere il telefono o inviare un messaggio – diventano basilari per migliorare la precisione dell’algoritmo nella distribuzione dei contenuti.
E noi, fruitori finali, restiamo pedine in questo scacchiere social, che ci piaccia o no.