Per tutti Babbo Natale ha i capelli bianchi e lunga barba, rubizzo con pancetta.
Il suo vestito è rosso e vola su una slitta trainata da renne e carica di doni.
Babbo Natale è amato e atteso dai bambini di tutto il mondo e la sua rappresentazione discende da un personaggio realmente vissuto nel IV secolo.
San Nicola, vescovo di Myra, in Turchia, ritrovò e riportò in vita tre bambini uccisi da un oste e si narra che i suoi seguaci, nel tempo, usassero portare doni ai bambini, mentre il nome Santa Klaus deriva dalla parola olandese Sinterklaas
Babbo Natale rappresenta l’unione di due figure.
Una ha il compito di portare doni, l’altra discende da un personaggio inglese del racconto “Canto di Natale” di Charles Dickens.
Quest’ultimo, come risulta dalle illustrazioni dell’epoca, era un vecchio corpulento, vestito di verde e pelliccia.
È stata la Coca Cola a vestire Babbo Natale di rosso, inserendolo, negli anni Trenta, in una sua pubblicità natalizia e sostituendo il verde originale della sua veste.
Le renne – in numero variabile – sono volanti ed un ruolo speciale spetta a Rudolph, diventato molto popolare nella tradizione britannica, che con il suo grosso naso rosso, è la guida luminosa della slitta.
Le renne devono la loro presenza a Sinterklaas, che nottetempo si spostava su un cavallo bianco alato con il quale volava al di sopra dei tetti, cosa che, nella tradizione germanica, con San Nicola, viene sostituita dai cani.
La sua dimora, poi, cambia a seconda delle tradizioni, ma di solito si colloca molto a Nord, al Polo, o nei dintorni.
Babbo Natale serve ai bambini per sperimentare in prima persona che l’amore è più grande di qualsiasi cosa abbiano combinato durante l’anno.
Babbo Natale infatti, ogni anno, fa trovare sempre dei doni sotto l’albero, andando a scoprire la bontà in ognuno di noi, nonostante i comportamenti non sempre consoni ed adeguati.
Il perdono e l’incoraggiamento sono indispensabili affinché il bambino costruisca la sua autostima e la giusta immagine di se stesso.
Gli adulti, invece, non devono fare a meno di Babbo Natale, anche se non ci credono più, perché sono proprio i riti condivisi quelli che rafforzano tradizioni e valori su cui si fonda la vita.
MARGHERITA MARIANI