TELEFONO

800217676

WHATSAPP

(+39)335.7002131

TELEGRAM

(+39)335.7002131

SMS

(+39)335.7002131

EMAIL

diretta@radiolinea.it

di Beatrice Silenzi

L’acluofobia (o paura del buio) è una sensazione di angoscia – o forte disagio – che una persona percepisce quando si trova in ambienti oscuri, bui.

Questo disturbo fobico, conosciuto anche come nictofobia, è comune tra i bambini e meno diffuso tra gli adulti.
L’esordio della paura del buio si ha tra i 3 e i 5 anni e spesso si accompagna ad altre paure tipiche dell’età prescolare: come quella di mostri, streghe e fenomeni atmosferici.

I segnali possono essere cognitivi (“Penso che nel buio ci sia un mostro”) fisiologici (mal di pancia, irrequietezza, nodo in gola), comportamentali (richiesta di vicinanza e rassicurazione). 
In alcuni casi, queste paure possono associarsi al pavor nocturnus, disturbo dell’età pediatrica, caratterizzato da risvegli nelle fasi profonde del sonno, accompagnati da grida, agitazione intensa, pallore, sudorazione, tachicardia e altre manifestazioni di paura intensa che rendono il bambino inconsolabile, disorientato e confuso.

La paura del buio ha spesso un’origine notturna e serale.
La fase dell’addormentamento costituisce un delicato momento di distacco dalle figure genitoriali.

Ecco alcuni consigli su come affrontare la paura del buio

1. Permettere al bambino di esprimere le sue preoccupazioni senza minimizzarle né banalizzarle.

2. Avere un atteggiamento propositivo. Non criticare né costringere il bambino ad affrontare le paure tutte insieme.

3. Accompagnare il bambino a esplorare aspetti del buio, smentendo le fantasie con razionalità, ma con comprensione.

4. Sostenere il bambino nel superare gradualmente il distacco senza atteggiamenti iperprotettivi.

5. Aiutare il bambino a esprimere la propria paura attraverso disegni. Utilizzare favole e giochi per ridurre l’alone di negatività attribuito al buio.