Viviamo in un’epoca capace di creare e distruggere idoli e celebrità con una velocità sorprendente.
Stavolta tocca a Lizzo, talentuosa cantante afroamericana di 35 anni originaria di Detroit (Michigan), che ha da tempo conquistato il mondo della musica internazionale, diventando un nome di spicco nel mainstream, denunciata per molestie a sfondo sessuale, religioso e razziale, fat shaming e discriminazioni.
Sono solo alcune delle accuse mosse contro la popstar da tre ex ballerine del suo corpo di ballo per fatti avvenuti fra il 2021 e il 2023.
Le accuse di per sé sono piuttosto serie, ma rese ancor più gravi se si considera che Lizzo ha rappresentato, in questi ultimi anni, il simbolo dell’accettazione di sé e della body positivity.
La sua influenza, infatti, non si limita solo alle performances musicali, ma abbraccia anche quell’attivismo, che tanto piace ai Dem americani, focalizzato nella rappresentanza di identità, da sempre vittime di discriminazione.
Sì. perché Lizzo ha fermamente ribadito la sua condizione di donna nera e in sovrappeso, trasformandola radicalmente in simbolo contro l’emarginazione.
Con la sua presenza sul palco dei People’s Choice Awards lo scorso dicembre Lizzo dimostrava il suo impegno nel dare voce a coloro che spesso vengono ignorati, amplificando, durante la cerimonia, le voci di 17 attiviste provenienti da diverse comunità, consegnando al pubblico un discorso ispirato dalle lotte dei movimenti sociali.
E poi? La denuncia.
Le ex ballerine di Lizzo sostengono di aver vissuto in un’atmosfera tossica, sessualmente inappropriata durante i tour che talvolta si traduceva in molestie.
Una delle ballerine ha riferito che Lizzo avrebbe organizzato una riunione per discutere del peso delle ballerine, minacciando il licenziamento in caso di aumento di peso.
Lizzo risponde alle accuse definendole assurde e non plausibili, ma il caso solleva domande e riflessioni.
Indipendentemente dall’esito del caso legale, il caso solleva questioni basilari sul ruolo dell’attivismo nell’industria dell’intrattenimento.
Che relazione c’è tra attivismo e marketing, e come le celebrità gestiscono le proprie immagini pubbliche e private?
Quanto conta la promozione personale all’interno di una società che spesso premia l’esibizione pubblica di virtù?