TELEFONO

800217676

WHATSAPP

(+39)335.7002131

TELEGRAM

(+39)335.7002131

SMS

(+39)335.7002131

EMAIL

diretta@radiolinea.it

di Beatrice Silenzi

L’attesa per il cambio d’ora, quel rituale che sancisce il passaggio dall’ora solare all’ora legale, si fa sempre più palpabile. Per molti, questo momento rappresenta un segnale inequivocabile dell’avvento della primavera, con le sue promesse di giornate più lunghe e temperature miti. La domanda che serpeggia tra la popolazione è: “Quando dovremo spostare le lancette per abbracciare l’ora legale nel 2025?”

La risposta è chiara: l’ora legale farà il suo ingresso trionfale nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo 2025. Alle ore 2:00, sarà necessario compiere il gesto convenzionale di avanzare le lancette dell’orologio di un’ora.

Il passaggio dall’inverno alla primavera non è segnato solamente dalla data astronomica del 21 marzo, che sancisce l’inizio della stagione. Il cambiamento dell’ora, per molti, rappresenta il vero e proprio “segnale” dell’arrivo di giornate più luminose e piacevoli, che accompagnano il risveglio della natura.

Questa transizione non influenza solamente le nostre routine quotidiane, ma esercita anche un impatto diretto sul nostro umore e sulle nostre abitudini. Mentre la primavera segna la fine del rigore invernale, l’ora legale diviene simbolo di un tempo che si estende, offrendo più luce e giornate più lunghe.

L’introduzione dell’ora legale ha radici che affondano in un passato di oltre un secolo. Già nel lontano 1784, Benjamin Franklin fu il primo a suggerire un’idea simile, proponendo l’anticipo dell’orario per risparmiare sul consumo di candele, un bene di prima necessità in un’era pre-industriale. Nel 1965, l’Italia ha ufficialmente adottato l’ora legale con la Legge 503, iniziando a seguire un modello già consolidato in molti paesi europei e del mondo.

L’adozione dell’ora legale ha avuto implicazioni significative, soprattutto dal punto di vista economico e sociale. Sul fronte economico, uno dei principali benefici risiede nel risparmio energetico. Con un maggior numero di ore di luce naturale durante la giornata, si riduce la necessità di illuminazione artificiale, sia nelle abitazioni private che nelle strutture pubbliche e commerciali. Ciò si traduce in una diminuzione dei consumi energetici, con effetti positivi sul bilancio delle famiglie, delle imprese e dello Stato, che vedono ridursi i costi energetici complessivi.

La maggiore quantità di luce naturale incoraggia le persone a trascorrere più tempo all’aperto, socializzare, praticare attività fisica e, in generale, a godere maggiormente del tempo libero.

Nonostante i benefici, l’ora legale non è immune da critiche. Uno degli aspetti più dibattuti riguarda gli effetti sul nostro organismo, in particolare sul ritmo circadiano. Il cambiamento dell’orario, che comporta uno spostamento delle lancette in avanti di un’ora, può interferire con i ritmi biologici naturali, causando disturbi del sonno. 

Un riposo inadeguato, infatti, può avere effetti negativi sul sistema immunitario, sul metabolismo e sul sistema cardiovascolare, portando a un aumento del rischio di malattie a breve termine. Per questo motivo, non sono mancati appelli da parte di esperti e associazioni a rivedere la pratica del cambio dell’ora. Negli ultimi anni, l’Unione Europea ha discusso più volte della possibilità di abolire il passaggio all’ora legale, ma finora non ci sono stati sviluppi concreti in tal senso.