La sfida per l’uomo in spiaggia è: Slip o Boxer ?
Come scegliere il costume da bagno perfetto?
Al mare, ogni anno, il dilemma si ripropone.
Quale costume da bagno indossare? Quale sta meglio? Quale il più chic o il più sobrio?
Domande che si pongono gli uomini, oggi più che allora, quando, per lo più, i maschi erano lontani dai pensieri modaioli.
Al tempo presente, la scelta si riduce al classico dualismo “slip o boxer” che, tuttavia, va ben oltre l’aspetto estetico, poiché il comfort e la sensazione di benessere sono basilari in spiaggia.
Esistono modelli con tagli e materiali diversi che possono fare la differenza, e sebbene il gusto personale abbia un ruolo importante, ci sono alcune regole da considerare per trovare il costume da bagno perfetto.
Ma andiamo con ordine.
Il costume da bagno – così come è accaduto per l’abbigliamento – è cambiato nel corso del tempo, seguendo le tendenze e i dettami sociali, oltre alle esigenze dei nuotatori e dei semplici bagnanti.
In Italia, la villeggiatura in spiaggia inizia nel 1880, e le prime personalità di spicco a mostrarsi in costume sulla spiaggia sono state la regina Margherita e la famiglia Agnelli.
La prima vera spiaggia italiana?
Il Lido di Venezia che negli anni 20 diventò la più elegante stazione balneare d’Europa.
All’epoca, il costume da bagno per l’uomo era una tuta aderente a maniche corte con pantaloncino, a righe alla marinara.
Non essendo particolarmente pratica da indossare, nel decennio seguente il pezzo di sopra viene separato da quello di sotto.
Negli anni 30, un nuovo cambio.
Il costume inizia a diventare più simile a quello attuale : basta con la canotta, si indossa solo lo slip, a vita alta e non sgambato.
Negli anni 40 si stringe in vita con il laccetto mentre nel decennio seguente si abbassa il punto vita.
La svolta si ha negli anni 60 quando oltre alla tinta unita e alle righe compaiono le fantasie.
I boxer sono propri degli anni 70 e perdurano ancora oggi, mentre si modificano fantasie, pattern e colori che si rinnovano stagionalmente, fino ad arrivare alle versioni attuali dai materiali performanti.
- Il Boxer
Rappresenta l’opzione rassicurante e flessibile per il costume da bagno.
Può variare in lunghezza: da modelli a metà coscia ad altri più morbidi e classici.
La scelta della lunghezza dovrebbe essere influenzata dal fisico di chi lo indossa: se avete la statura è slanciata, si può osare con un modello aderente, altrimenti meglio optare per modelli più corti (per evitare di accorciare la gamba).
Anche il colore è importante: i toni scuri sono perfetti per le pelli abbronzate, mentre colori più chiari sono adatti a chi è ai primi giorni di mare, quindi più chiaro.
- Lo Slip
È l’ideale per chi nuota spesso e ha un fisico statuario, slanciato e muscoloso, ma sta bene anche a chi è piccolo di statura, inferiore al metro e settanta purché magro ed è particolarmente adatto ai fan dell’abbronzatura.
È considerato slip, il parigamba, ovvero il boxer aderente, ma, in entrambi i modelli, attenzione alla linea: ventre piatto e fianchi asciutti sono obbligatori.
Colori e fantasie a piacere, anche se il colore bianco è sempre da valutare con attenzione.
Vale a dire che pochi se lo possono permettere, oltre al celeberrimo modello David Gandy immortalato nelle campagne di Dolce & Gabbana, qualche anno fa!
- L’alternativa
Per chi non riesce a decidere tra slip e boxer, c’è una terza alternativa: il costume da bagno che si trasforma.
Costumi che passano da pantaloncini a slip in pochi secondi, grazie a una fodera interna e bottoncini.
Ogni modello, dunque ha i suoi vantaggi, importante è prendersi il tempo per valutare le opzioni e scegliere il costume da bagno che faccia sentire a proprio agio.